Il nome: Rom? Sinto? Zingaro?
“Rom” (o Sinto, Manouche, Kalo, Romanichal) e “Zingaro” (o Nomade, Gitano, Bohémien, Saraceno, Heiden, Gypsy, etc etc) non sono la stessa cosa e non sono sinonimi. Si riferiscono allo stesso popolo, ma visti e denominati in maniera differente. “Rom” è un il nome utilizzato dagli stessi Rom (etnonimo): definisce un popolo preciso, significa “uomo”. “Spesso vengono chiamati “zingari”, con un eteronimo derivato probabilmente dal nome dell’antica setta eretica degli athìnganoi (“intoccabili”), originario del 500 dopo Cristo e con cui, nel XII secolo, vennero chiamate le popolazioni provenienti dall’Asia Minore giunte nell’Impero Bizantino (Cortelazzo, Zolli, 1988) . Come sottolinea Piasere (2004), questo eteronimo ha una struttura concettuale a tal punto flessibile da aver permesso, nel corso dei secoli, di includere in una stessa categoria “una varietà abbastanza composita di persone, con diversità culturali anche notevoli, il cui unico tratto comune è consistito, forse, in una stigmatizzazione negativa da parte di chi non si considerava zingaro”. Eteronimo, dunque, frutto di un etichettamento, e molto differente dagli autonimi: roma (plurale di rom), manusˇ, sinti, kale, romanichals con i loro relativi sottogruppi. Da: Vitale T., “Rom e sinti in Italia: condizione sociale e linee di politica pubblica”, Ispi, n. 21, ottobre 2010. Per i Rom, chi non fa parte del loro popolo, è un “Gagio” (in altri dialetti Gagio, Cagio, Kaggio, Gadjo, in Inghilterra anche Gaujo o Gorgio). |